Gabriele Gorog.
Veneziano, nato in una famiglia di musicisti, ha studiato con Luisa
Baccara e Gino Gorini diplomandosi con il massimo dei voti al
Conservatorio « B.Marcello » di Venezia. Successivamente si é
perfezionato all’Ecole Normale de Musique di Parigi con André Gorog
ottenendo il Diploma Superiore di musica da Camera, la Licenza di
Insegnamento Superiore e la Licenza Superiore di Concerto con voto
unanime e menzione della giuria. Vincitore di numerosi Concorsi
Nazionali e Internazionali fra i quali : Concorso Internazionale di
St.Vincent ( 1°assoluto), Concorso Internazionale R.Schumann (2°premio),
Concorso Internazionale Musique Espérance (1°premio assoluto), Concorso
Internazionale Bellini (3°premio), Concorso Europeo Città di Moncalieri
(1°premio assoluto per pianoforte solo e 2°premio per pianoforte e
orchestra), Concorso Internazionale Ibla Grand Prize (3°premio), ecc.
Nel 1993 la Fondazione « Charles Oulmont »(Fondazione di
Francia),Presieduta da Marcel Landowski e Jacques Charpentier, gli
assegna il « Grand Prix Charles Oulmont »(1°premio assoluto). Gabriele
Gorog svolge un’importante attività concertistica come solista, con
orchestra e in formazioni cameristiche (con A.Meunier, F.Agostini, D.
Grimal, S. Mingardo…) in tutta Europa, negli Usa e in America Latina,
partecipando a prestigiose stagioni concertistiche quali il ciclo
« Grandi Pianisti » al Teatro Municipale di Santiago del Cile,
all’Accademia F. Liszt e Vigado di Budapest, alla stagione dei concerti
del Teatro la Fenice di Venezia, al ciclo di concerti del Masp di Sao
Paulo, ecc., é invitato regolarmente a suonare in numerosi Festival : al
« Grand Carême » di San Pietroburgo, al Festival di Bergerac, agli
incontri internazionali di piano a Saint-Jean-de Luz, al Festival
« Piano a Riom », al Festival di Lille, alla prima edizione della «
Fête de la Musique » a Chicago, alle Fondazioni Cziffra e
Sophia-Antipolis, ecc.Partecipa inoltre a diverse trasmissioni
televisive e radiofoniche(in Francia, Italia, Belgio, Brasile, Ungheria,
Turchia, ecc.). Gabriele Gorog è considerato come un musicista di
grande ecclettismo e ciô gli consente di esprimersi in un repertorio
molto vasto che va da Bach fino alla musica contemporanea, con una
predilezione per le opere rare (principalmente compositori russi,
integrale delle opere per pianoforte di Rachmaninov). Gabriele Gorog ha
al suo attivo una consistente discografia : Integrale dei preludi e la
3°sonata di D.Kabalewski (Dynamic), Integrale delle opere di
A.Rubinstein per pianoforte e violoncello con Alain Meunier (Dynamic),
Integrale dei preludi di F.Blumenfeld ( Suoni e Colori), le due Elegie
di F.Liszt e le due sonate di Brahms per pianoforte e violoncello con
Alain Meunier (Suoni e Colori) ... Parallelamente alla carriera
concertistica, Gabriele Gorog svolge un’importante attività didattica, é
spesso chiamato a far parte della giuria di vari concorsi
internazionali, impartisce Masterclass in Brasile, Italia, Francia….
Dopo aver insegnato al Conservatorio statale di Riva del Garda e al
Conservatorio russo « S.Rachmaninov » di Parigi pianoforte e musica da
camera, é attualmente professore al Conservatorio « G.Bizet » di Parigi.
Le critiche nel mondo musicale sono molto lusinghiere: Giuseppe
SINOPOLI, Direttore d’orchestra : « Un senso notevole del rubato,
un’espressività comunicante, una tecnica brillante ma non fredda, un
senso plastico dell’articolazione ritmica.Sicuramente una piacevole
scoperta ». Roland DUCLOS, Critico musicale del giornale « La Montagne :
« Gorog appartiene a questa classe di interpreti rari, che hanno il
dono di farci capire immediatamente, dalle prime note, la densità della
musica ». Aquiles DELLE VIGNE, Pianista : « Gabriele Gorog riunisce a
moi avviso un talneto straordinario, una musicalità fuori dal comune. E’
un artista completo, uno di quei pianisti che mi hanno veramente
commosso. Sentirlo suonare è una bellissima esperienza poiché ha il dono
di rendermi partecipe ». La Guida internazionale del Compact Disc (A
proposito della registrazione di Kabalewski) : « G.Gorog rende una
superba esecuzione con una tale finezza, che si puo ascoltare e
riascoltare questo disco per cogliere le sfumature e le sottigliezze
dell’interpretazione ».